Movimento dei senza Satellite
“La scienza informatica riguarda i computer quanto l’astronomia i telescopi”
E. W. Dijkstra
É un hacklab nomade, che si muove fra festival e meeting tecnologici, col fine di mettere in pratica la condivisione e la riappropriazione tecnologica. Nasce dal contatto umano fra alcuni artisti Brasiliani, altri spagnoli e membri di estereotips.net. MSST prende anche forma di performance di noise audio/visuale creando un rito partecipativo tanto in loco quanto on-line. È stato realizzato al Piksel 09 di Bergen e all’Ahacktitude di Milano. Ma prima ancora che una performance MSST è un movimento di riappropriazione dei saperi tecnologici che vi invita a marciare e danzare con lui.
Di seguito il nostro manifesto:
Comunità di artigiani dei bits e dei volts, poeti, scienziati nomadi, dove stiamo andando? Confido nel ritmo dei vostri passi, la nostra rivoluzione è imminente e costante; è la sfida di non arrendersi al conformismo del divertirsi o del divertire, distraendoci dal dato di fatto che viviamo oltre la storia, i muri, le banche, la somiglianza dei corpi e e del sangue. Vogliamo un ecosistema coerente dove tutta questa [piro]tecnica prometeica dell’essere Sapiens generi una simbiosi duratura fra i viventi: pensare di creare e immaginare altri spazi e forme per tutta questa conoscenza che coltiviamo come fiamma accesa. Ma se oggi i nostri simili marciano per un pezzo di terra per sopravvivere, o alienano i loro istinti creativi all’interno di una vasta cultura del consumo auto-distruttivo, ci scontriamo con una domanda: qual’è il ruolo che noi, che già abbiamo cibo e casa, dovremmo avere per immaginare una nuova sovranità, una diversa condivisione della conoscenza, che possa ribaltare questa pulsione auto-distruttiva dell’umanità? Il tentativo di questo manifesto è apportare una scintilla capace di raschiare l’orizzonte. Cresceremo il nostro primo satellite fatto a mano e lo spediremo nello spazio siderale, saturo di satelliti corporativi. Il nostro satellite sarà capace di rendere le nostre reti ancora più autonome? o forse il cammino è ripensare tutta la struttura della nostra tecnocrazia e della scienza fino al punto di deciderci strategicamente per un cammino totalmente differente? Quale?
Molto più che cavie della tecnocrazia!
Sognando e danzando: noi, senza satellite, marciamo…